Storia
Il 16 settembre 1954, in una saletta del ristorante Croce Federale a Bellinzona, venne ufficialmente fondata la Società protezione animali di Bellinzona. Il primo comitato era presieduto da Alberto Imperatori, affiancato da Lily Oberacker (segretaria), Egidio Trezzini e Valerio Vescovi (membri) e Paolo Zenone (ispettore). Per il neo comitato i primi anni di attività e l’entrata in un contesto molto particolare, sono stati non poco difficili. I primi soccorsi effettuati erano dedicati agli animali da reddito, poi, gradualmente la SPAB ha iniziato ad occuparsi di quelli di compagnia. I primi interventi, se molti si risolvevano al telefono, sul terreno sono stati alquanto impegnativi visto che la figura dell’ispettore della SPAB non era certo riconosciuto da tutti.
All’inizio degli anni Settanta un’ulteriore svolta per la SPAB che decideva si occuparsi anche degli animali selvatici in difficoltà.
Un campo d’azione che richiedeva ulteriori sforzi da parte dei volontari della SPAB. Si iniziarono quindi le collaborazioni con il WWF, con i diversi Uffici cantonali, in special modo quelli di veterinaria e della caccia.
Si cominciò quindi a capire pian piano l’importanza di questa realtà e la gente iniziava a fare sempre più spesso capo al sodalizio bellinzonese che in poco tempo passò dagli iniziali circa 50 interventi annuai agli odierni più di mille. Lo stesso vale per il numero di soci: si era partiti con una settantina di persone per arrivare ai quasi 15’000 di questi ultimi anni.
Negli anni Settanta il comitato riuscì a coinvolgere la città di Bellinzona al fine da ottenere spazi sufficientemente ampi per portare avanti il suo impegno a favore degli animali. La prima ubicazione per il rifugio SPAB era una stalla in zona Alla Benedetta, vicina al quartiere di Pratocarasso. Siccome l’impegno aumentava praticamente di giorno in giorno, sempre sul finire degli anni Settanta, la SPAB venne a sapere della prevista demolizione dello stand militare di Gorduno-Gnosca. Ritenuta la struttura, con qualche modifica, idonea ad ospitare gli animali, dopo alcune vicissitudini, nel 1983 la Città di Bellinzona consegnò la struttura alla SPAB che negli anni l’ha ampliata con diverse strutture annesse e che, in questi mesi, è oggetto di una sostanziale ristrutturazione.
