Dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia di coronavirus, l’assemblea dei soci della Società protezione animali di Bellinzona (presidente del giorno l’ex municiapale di Bellinzona Filippo Gianoni) ha potuto tornare a svolgersi nella sua tradizionale forma, ieri, sabato all’Albergo Unione di Bellinzona. Parecchia la carne al fuoco dei lavori assembleari che hanno coperto gli anni 2020-2021-2022.

Partiamo con qualche cifra che ha contraddistinto l’impegno della SPAB nel 2022. Lo scorso anno gli interventi della SPAB su tutto il territorio cantonale hanno interessato circa un migliaio di animali sia domestici, che selvatici che da reddito. Sono stati effettuati salvataggi per cigni e uccelli acquatici nel Verbano, nel Ceresio e in altri specchi d’acqua ticinesi. In 10 casi i volontari della SPAB sono intervenuti con l’ausilio dell’elicottero, altrettanti sono statigli interventi tecnici e in 13 casi si è fatto capo ai esperti rocciatori. In totale i mezzi della SPAB hanno percorso oltre 230’000 km in tutta la Svizzera italiana. Proprio per poter garantire la continuità degli interventi con un parco veicoli in perfetto stato di funzionamento, i numerosi soci presenti all’assemblea hanno avallato all’unanimità un credito per la sostituzione di due veicoli, ormai vetusti, del parco SPAB. Uno di questi sarà destinato principamente a interventi o trasporti in ambito cittadino essendo un minivan interamente elettrico.

Oltre alla proiezione del video sulle attività 2022 della SPAB, altro punto centrale della serata è stato il rapporto di attività del presidente Emanuele Besomi che ha ricordato gli anni difficili della pandemia, con tutta una serie di problemi operativi e logisitici che la Società ha dovuto affrontare per garantire sempre la sicurezza dei volontari attivi al Rifugio e nelle altre strutture SPAB ma con un’attività che non si comunque mai fermata del tutto. Quindi anche per la SPAB, ha ricordato Besomi, dopo l’annullamento all’ultimo minuto dell’assemblea del 2020, si trattava di afffrontare una situazione del tutto nuova che aveva, tra l’altro, bloccato i lavori di ristrutturazione del nuovo Rifugio di Gorduno-Gnosca iniziati da poco. Parecchi sforzi sono quindi stati intrapresi per garantire comunque le attività SPAB a favore degli animali e adottato un rigido protocollo sanitario per garantire la protezione di tutti i volontari attivi nelle varie strutture. La SPAB ha inoltre dovuto affrontare, ha rammentato ai presenti il presidente, un altro problema : l’impennata di adozioni di animali domestici con massicce importazioni anche dall’estero. Dopo i primi allentamenti sanitari e la ripresa dei lavori di ristrutturazioni del Rifugio si è presentato il problema della difficoltà di reperire alcuni materiali ciò che ha portato la durata del cantiere da 10 mesi a due anni. Infine la struttura è stata inaugurata, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti, a giugno 2022.

Besomi ha pure sottolineato, con tutto il rispetto e la gratitudine dovuta a chi ha gestito situazioni ben più gravose e complesse, pensando soprattutto alla salute pubblica, l’importanza del lavoro svolto dalla SPAB che ha contribuito, durante gli anni di pandemia, ad alleggerire il problema della gestione degli animali in Ticino augurandosi, ora che la situazione sta tornando alla normalità, che la politica cantonale non si dimentichi della SPAB e che possa trovare la giusta forma per garantire anche in futuro l’esistenza e l’operato della Società. Sostegno cantonale e anche comunale garantito, nelle forme e negli ambiti delle rispettive competenze, dal presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio, dal ministro delle finanze Christian Vitta e dal consigliere di Stato direttore del DSS Raffaele De Rosa nonché dal vicesindaco della Città di Bellinzona Simone Gianini, tutti presenti ai lavori assembleari.

 

 

 

 

 

 

 

Soffermandosi brevemente sul 2021 Besomi lo ha definito un anno molto strano, sottotono, ma comunque ricco di impegni e che, con non pochi esercizi logistici non sempre semplici è stato comunque superato sempre nell’intento di agire per il bene degli animali.
Se il 2021, economicamente parlando, si era concluso con un leggero deficit, il presidente ha potuto traquillizzare i soci sulla situazione finanziaria SPAB che a fine 2022 è potuta tornare nelle cifre nere grazie anche ad un’oculata amministrazione che i soci hanno quindi approvato unanimemente.

Besomi ha quindi concluso il suo intervento ricordando un altro cambiamento epocale per la Società. Il 1° ottobre dello scorso anno, infatti, il primo dipendente assunto al 100% dalla SPAB ha varcato la porta del nuovissimo Rifugio di Gorduno-Gnosca arrivando a dar man forte ai volontari contribuendo con le sue competenze al sempre buon funzionamento della struttura.
Ringraziando tutti per i contributo dato alla Società, Emanuele Besomi ha poi distribuito alcuni riconocimenti a persone, enti, aziende che si sono particolarmente distinti in questi ultimi 3 anni a favore del benessere degli animali.

Tra questi sono stati ricordati i proprietari e i due speleologi che nel 2019 avevano tratto in salvo il cane Rocky che era rimasto ben 17 giorni bloccato in una forra a 50 metri di profondità. Solo e senza cibo. Rocky, un meticcio di taglia media di 5 anni che il 2 agosto di quell’anno, mentre giocava con un altro cane, era caduto in una forra – profonda gola a pareti verticali creata dall’erosione regressiva esercitata dall’acqua – sull’alpe di Cava in val Pontirone.
Tra gli altri una targa di riconoscenza è stata attribuita al cane Luna e al suo addestratore Mauro Bonomi, assente per dei corsi di formazione all’estero, per il loro impegno di salvataggio nel sud della Turchia devastata dal recente terremoto. Il riconoscimento è stato ritirato da due rappresentanti del Gruppo regionale Ticino di Redog Svizzera che hanno altrì presentato la loro testimonianza diretta dell’intervento effettuato recentemente nel sud della Turchia.

La lista completa dei riconoscimenti cliccando qui

E per l’anno in corso per la SPAB sono dietro l’angolo altre sfide. Terminata la ristrutturazione del Rifugio di Gorduno-Gnosca, infatti, il Comitato è intenzionato a chinarsi su un piano che permetterà l’ultriore ampliamento della struttura con la realizzazione di spazi per un Centro di competenza cantonale per tutti gli animali del Ticino e di spazi logistici in cui si dovranno, fra non molto tempo, trasferire sede sociale, rimessa dei veicoli e magazzino che dovranno lasciare l’attuale ubicazione di via Vallone a Bellinzona.
Verso settembre 2023 sono anche attesti (come ha confermato il ministro Raffaele De Rosa) i risultati e le proposte del Gruppo di lavoro cantonale « soccorso animali Ticino » che si è riunito per la prima volta a fine 2021, su richiesta della SPAB, con lo scopo di « fare una fotografia » della situazione in Ticino degli animali per poi portare proposte e modifiche procedurali affinché anche in futuro il soccorso agli animali in tutto il cantone sia garantito.

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