Per oltre 600 chilometri un gattino di appena 2 mesi ha viaggiato nel motore di un’auto. Questa è la storia di Benedetto, chiamato così dai bravi volontari della SPAB che sabato pomeriggio lo hanno liberato, dopo 3 ore di lavoro, dal vano motore di un veicolo.

Ma cominciamo la storia dall’inizio.

Una famiglia tedesca in vacanza nelle vicinanze di San Benedetto del Tronto, parte sabato mattina presto per rientrare al suo domicilio in Germania e più precisamente a Colonia. Giunti in Ticino vengono avvisati a gesti e grida da un altro automobilista che dal passaruota posteriore dell’auto sporge un gatto. Subito l’automobilista si ferma e controlla tutte le ruote ma nulla.

Riparte e all’altezza dell’area autostradale di Sementina viene avvisato ancora una volta da un altro automobilista della presenza di un gatto nel passaruota. Decide di fermarsi ancora e questa volta sente un flebile miagolio.  Esce dall’autostrada e ad un distributore di benzina chiama la polizia per capire cosa fare.

A questo punto viene allarmata la SPAB che interviene con due volontari. La questione si presenta subito complessa in quanto il gattino riusciva a spostarsi dal vano motore alla parte posteriore dell’auto sfruttando le intercapedini del telaio e le plastiche di copertura. È quindi stato richiesto l’intervento del soccorso stradale per smontare alcune parti dell’auto. Grazie alla perizia del meccanico del Garage Auto Masoni, del personale della stazione di benzina Coop  e dei volontari SPAB, dopo tre ore Benedetto è stato catturato e messo in salvo sotto gli occhi spalancati della famiglia tedesca nel vedere l’auto smontata e tanta gente attorno ad essa.

Ora il micio sta bene ed è al parco gatti della SPAB. Dopo le vaccinazioni del caso e la quarantena sarà pronto per l’adozione.