Particolare recupero, lo scorso fine settimana, per i volontari della SPAB. Il picchetto è stato chiamato a Roveredo (GR) per recuperare due draghi barbuti, più comunemente chiamati pogone,* ritrovate da un abitante in un prato vicino a un esercizio pubblico del paese mesolcinese. Dopo lo stupore iniziale, non essendo animali autoctoni, i due volontari si sono subito attivati per trasferirli in un terrario adeguatamente riscaldato.
Cosa ci facessero nel prato di Roveredo non è ancora chiaro ma le ipotesi sono principalmente due, o sono fuggite dal loro terrario o sono state tristemente abbandonate da qualche sconsiderato proprietario che ha pensato di sbarazzarsene senza curarsi della loro incolumità.
Infatti le pogone, sauri originari dell’Australia, necessitano di temperature elevate e sarebbero sicuramente morte di freddo nel giro di poco tempo.
La SPAB ha sempre condannato la detenzione di queste specie che purtroppo sono acquistabili liberamente e senza particolari autorizzazioni. Pochi acquirenti si documentano a sufficienza prima di acquistare animali di questo tipo che, da adulti possono raggiungere i 60 cm di lunghezza necessitando si terrari voluminosi e ingombranti.
* I draghi barbuti sono facilmente riconoscibili per avere un’ampia testa triangolare, il corpo piatto. file e ammassi di spine sotto la gola, che riescono ad annerire o ingrandire per spaventare i nemici, queste spine presenti anche lungo i fianchi e dietro la testa sono in realtà intimidatorie, sono morbide e composte principalmente di grasso. Hanno la capacità di cambiare colore, quando si scontrano con dei rivali e per reagire ad alcuni stimoli ambientali come la variazione di temperatura, per esempio possono diventare più scure per assorbire più calore. I maschi possono crescere fino a 60 cm e le femmine fino a 50 cm, la loro livrea è di colore dal rosso al bruno con macchie o striature più chiare o giallastre.